Il Parco Nazionale del Pollino
Breve storia
Il Parco Nazionale del Pollino con ben 103.915 ettari (103.195 nel versante Calabrese e 88.650 in quello Lucano)
è il parco naturale più grande d’Italia. Prende il nome dal Massiccio del Pollino. L'istituzione è del 1988,
invece la perimetrazione provvisoria del 1990, come le misure di salvaguardia. A cavallo tra il confine geografico-amministrativo
delle regioni Calabria e Basilicata, comprende 3 provincie (Cosenza, Potenza e Matera) e 56 comuni (32 in Calabria e 24 in Basilicata).
L'emblema del parco è il Pino Loricato (Pinus Heldreichii), specie endemica italiana, presente in altre stazioni
fitoclimatiche delle montagne balcaniche e greche. Tra le sue vette più importanti possiamo annoverare:
Serra Dolcedorme (2267 m), Monte Pollino (2248 m), Serra del Prete (2181 m), Serra delle Ciavole (2127 m), Serra di Crispo (2053 m) e
infine Monte Manfriana con le sue due vette (orientale 1981 m e occidentale 1955 m) divise dal passo dell’ “afforcata”.
L'origine del nome "Pollino"
Il nome Pollino ha due correnti di pensiero a riguardo. I primi che derivi dal latino "pullus", giovane animale da cui "Mons Pullinus", monte dei giovani animali,
data l'usanza di portare a fine primavera gli animali al pascolo sui prati verdeggianti dei pianori più elevati. Gli altri invece pensano che derivi dal latino "Mons Apollineus", monte di Apollo, dio della salute e progenitore dei medici, per le grandi quantità e varietà di erbe officinali che crescono sul massiccio.